Avvocato per recupero crediti
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L'avvocato Claudia Lantieri affianca privati, professionisti e imprese per il recupero dei crediti stragiudiziale e giudiziale a Milano e in tutta Italia.
Partiamo da un’analisi accurata della documentazione (contratti, fatture, riconoscimenti formali) per verificare la validità del credito e valutare eventuali contestazioni. Interveniamo con l’invio della lettera di messa in mora via PEC, evitando comunicazioni moleste e garantendo il massimo rispetto della privacy del debitore.
Se la fase stragiudiziale non porta risultati, gestiamo l’iter giudiziale: prepariamo e depositiamo ricorso per decreto ingiuntivo telematico, richiediamo la provvisoria esecutività, e ci occupiamo del precetto e del pignoramento (mobiliare, immobiliare o presso terzi) con tempestività e professionalità. Gestiamo inoltre il sequestro conservativo ex art. 671 c.p.c., per tutelare efficacemente il credito.
Ogni strategia è personalizzata e orientata al miglior rapporto beneficio‑costo, con consulenza mirata e trasparente fin dal primo contatto.
L'Avvocato Claudia Lantieri riceve le telefonate tutti i giorni dalle 9,00 alle 18,00
Fase stragiudiziale: esame del credito e messa in mora
La fase stragiudiziale rappresenta il primo e strategico passaggio del recupero crediti: un tentativo bonario volto a ottenere il pagamento senza ricorrere al Tribunale. Questa fase è essenziale, poiché può far risparmiare tempo, risorse economiche e tutelare i rapporti tra le parti.
- Esame approfondito della documentazione: Prima di chiedere il pagamento di una determinata somma occorre verificare l’esistenza del credito tramite l’esame dei documenti che provano il credito stesso: fatture, contratti, etc.
- Verifica di certezza, liquidità ed esigibilità del credito.
- Redazione e invio lettera di messa in mora via PEC, seguendo le modalità legali, evitando pressioni indebite e tutelando la privacy del debitore.
- Assistenza nella definizione di piani di rientro personalizzati.
Fase giudiziale: decreto ingiuntivo, opposizione e precetto
Quando le trattative stragiudiziali non portano a risultati, il recupero crediti entra nella fase giudiziale, un percorso legale che consente di ottenere un titolo esecutivo per procedere con l'esecuzione forzata. Questa fase si articola in tre passaggi fondamentali: decreto ingiuntivo, opposizione e atto di precetto
a) Decreto ingiuntivo telematico
- Preparazione e deposito del ricorso online, per ottenere in tempi rapidi un ordine di pagamento da parte del Giudice.
- Richiesta di provvisoria esecutività, se esiste il riconoscimento del debito.
b) Opposizione al decreto ingiuntivo
- Assistenza al debitore in caso di opposizione entro 40 giorni, oppure supporto al creditore in vista dell’azione esecutiva.
- Gestione completa del contenzioso, fino all’emissione del decreto definitivo.
c) Precetto
- Notifica del precetto entro il termini con quantificazione delle somme dovute.
Pignoramento a Milano
- Preparazione al pignoramento mobiliare, immobiliare o presso terzi, non appena i tempi legali lo permettono.
- Supporto per eventuali opposizioni ex artt. 615–616 c.p.c.
Sequestro conservativo
- Presentazione dell’istanza al Giudice, basata su periculum in mora e fumus boni iuris, con l’obiettivo di vincolare i beni del debitore e salvaguardare la garanzia patrimoniale.
- Procedure in tempi rapidi (da attuare entro 30 giorni), per evitare che il debitore disponga dei propri beni.
F.A.Q.
Quali documenti servono per chiedere il decreto ingiuntivo
I documenti necessari per chiedere il decreto ingiuntivo sono:
fatture commerciali, estratto conto bancario, cambiale, assegno, sentenze, comunque ogni documento idoneo a provare il credito. Sarebbe opportuno anche allegare la promessa di pagamento o la ricognizione di debito.
Chi paga le spese del decreto ingiuntivo
Nel momento in cui il Giudice pronuncia un decreto ingiuntivo liquida anche le spese per la procedura ponendole a carico del debitore inadempiente. Il cliente, pertanto, che si trova ad anticipare i costi del ricorso, se il debitore è capiente, recupererà anche le spese sostenute oltre al capitale e agli interessi.
Quali beni si possono pignorare?
Quando si ha un titolo esecutivo si può richiedere o il pignoramento di beni mobili (arredamento, macchine, etc..), di beni immobili (case, uffici, box, etc.) oppure di crediti. In quest'ultimo caso si parla di pignoramento presso terzi, ovvero di crediti del debitore stesso. Occorre ovviamente prima verificare quali beni possieda il debitore per procedere nel modo migliore.
Quando è consigliabile rivolgersi a un avvocato per il recupero crediti?
È consigliabile quando il debitore non risponde ai solleciti o quando servono azioni legali per ottenere un decreto ingiuntivo o un pignoramento.