Sequestro conservativo a Milano

Quando un debitore non adempie ai propri obblighi, il rischio non è solo quello di attendere tempi lunghi per ottenere una sentenza: esiste la possibilità concreta che, nel frattempo, il patrimonio del debitore venga svuotato, trasferito, oppure reso comunque non più aggredibile. Per evitare questa situazione, l’ordinamento mette a disposizione uno strumento efficace: il sequestro conservativo.

In una realtà dinamica come Milano, dove operazioni economiche, societarie e finanziarie si susseguono con rapidità, la tempestività è decisiva. Il sequestro conservativo consente di bloccare i beni del debitore mentre il giudice valuta il merito del credito, garantendo così al creditore la concreta possibilità di soddisfarsi, in caso di sentenza favorevole.

Questo strumento non solo tutela, ma può diventare determinante per evitare la perdita irreversibile del proprio credito.

Cos'è il sequestro conservativo

Il sequestro conservativo è una misura cautelare disciplinata dagli articoli 671 e seguenti del Codice di Procedura Civile.
Il suo scopo è
impedire che il debitore renda inefficace la futura esecuzione forzata, ossia quella fase in cui il creditore potrà materialmente rivalersi sui beni sequestrati.

Con il sequestro conservativo:

  • i beni rimangono nella disponibilità del debitore
  • ma non possono essere venduti, trasferiti o ipotecati
  • poiché sono legalmente vincolati

Il sequestro può colpire:

  • Immobili appartamenti, terreni e capannoni
  • Conti correnti e depositi presso qualsiasi banca
  • Veicoli auto, moto e mezzi commerciali
  • Quote societarie partecipazione in Srl o altre società
  • Beni mobili attrezzature, macchinari, preziosi

Si tratta, quindi, di uno strumento preventivo che si muove prima del pignoramento vero e proprio.

Quando conviene chiedere il sequestro conservativo

È consigliabile valutare il sequestro conservativo quando:

  • Il debitore non risponde alle richieste di pagamento
  • Vi sono indizi di difficoltà finanziarie
  • Si riscontra fretta di vendere o trasferire beni
  • Sono in corso litigi societari o familiari sul patrimonio
  • Esiste il rischio che altri creditori possano agire prima

In particolare, a Milano, è frequente che:

  • società prossime al dissesto cedano rami d’azienda rapidamente
  • soci trasferiscano quote societarie a terzi fidati
  • imprenditori svuotino conti correnti tramite prelievi o bonifici ricorrenti

In tutti questi casi, il tempo è il fattore decisivo.

I requisiti per ottenere il sequestro

Il giudice concede il sequestro conservativo solo quando sono presenti entrambi i seguenti requisiti:

1) Fumus boni iuris: il credito è fondato

Il creditore deve dimostrare che il credito ha una base giuridica concreta e documentata.
Non serve una sentenza definitiva, ma occorre mostrare serietà e plausibilità della pretesa.

Documentazione utile può essere:

  • Contratti sottoscritti tra le parti
  • Fatture non saldate
  • DDT e conferme d’ordine
  • Email o messaggi dove il debitore riconosce il debito
  • Estratti contabili o libri sociali

Più la documentazione è ordinata, più rapida sarà la concessione.

2) Periculum in mora: il patrimonio è a rischio

Bisogna dimostrare che, se si attende, il debitore potrebbe rendere impossibile il recupero del credito.

Indicatori tipici:

  • Vendita di immobili in corso o appena conclusa
  • Trasferimento fondi su conti esteri
  • Cambio sede aziendale improvviso
  • Sovraindebitamento evidente
  • Prelievi frequenti e ingiustificati dai conti correnti

Il periculum non è una supposizione teorica: deve essere attuale e concreto.

Tempistiche

Una volta ottenuto il sequestro conservativo, il creditore deve:

  • avviare la causa sul credito, o
  • proseguirla se già pendente,

entro 30 giorni dalla concessione della misura.

Se questo termine non viene rispettato, il sequestro decade.

Per questo motivo è essenziale avere una strategia preventiva già pronta.

Procedura operativa

  1. Raccolta documentazione
  2. Analisi del patrimonio del debitore
  3. Valutazione dei rischi di dispersione
  4. Redazione e deposito del ricorso cautelare
  5. Udienza davanti al giudice
  6. Emissione del provvedimento
  7. Iscrizione/annotazione del sequestro su beni immobili, conti o quote
  8. Avvio o prosecuzione della causa nel merito entro il termine

Una corretta impostazione iniziale spesso accelera notevolmente i tempi.

Se hai un credito e temi che il debitore stia cercando di sottrarre i beni, è fondamentale muoversi subito.

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